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mercoledì 5 gennaio 2011

Le premonizioni di Fare Politica

Perchè nessuno vuole le elezioni anticipate?
Vogliamo aprire questo post con un interrogativo che ci sta assillando da un po' di tempo, tenuto conto della situazione di stallo della politica degli ultimi 6 mesi.
La risposta ufficiale è quella che il Paese non può assolutamente permettersi le elezioni,  in quanto la crisi necessita di riforme importanti di un Governo che possa ritenersi forte e stabile. Formalmente questa risposta non fa una piega, se non fosse che ci sono evidenti paradossi in questa apparente verità, primo fra tutti l'ottimismo esasperato del nostro Presidente del Consiglio, che continua ad ostentare sicurezza e tranquillità agli italiani, confermando che l'Italia abbia la crisi alle spalle e che sia in posizione privilegiata rispetto ad altri Paesi europei.
Il secondo aspetto paradossale di questa risposta, sta nel fatto che un Governo forte e stabile oggi proprio non c'è, e che in tali condizioni, il Governo non può che continuare la sua legislatura zoppicando quà e là per arrivare alla sua naturale scadenza.
Abbiamo più volte sottolineato come in Parlamento vi sia una percentuale elevatissima di assenteismo alle sedute, e questo è già di per se il sinonimo che ai nostri Parlamentari interessa gran poco di fare leggi per il bene del Paese. Uno stallo di circa tre mesi per recarsi alle urne non graverebbe pertanto una situazione che ha già toccato il fondo. Se non fosse che le elezioni anticipate non le vogliono per ben altri motivi, primo fra tutti i sondaggi che confermano diminuzioni di affluenza molto elevate. Per entrare poi nel merito delle percentuali, si delinea quello che da circa dieci anni è lo spaccato dell'Italia, ossia un bipolarismo che divide in due il Paese senza portare nessun vantaggio ai cittadini. Estraiamo per conoscenza l'ultimo sondaggio di Telecom Italia Media sulle intenzioni di voto alla Camera dei Deputati del 14/12/2010:

Federazione della Sinistra (1.0%); Il movimento Cinque Stelle (2.2%); I radicali (0.6%); I verdi (0.4%); Sinistra, Ecologia e Libertà (7.9%); Il Partito Socialista (0.8%); L’Italia dei Valori (5.1%); Il Partito Democratico (24.7%); L’Alleanza per l’Italia (0.8%); L’UDC (6.2%); L’Mpa (0.7%); La Lega Nord (11.4%); Il Popolo della Libertà (30.3%); La Destra (1.2%); Futuro e Liberta’ (5.4%); Altro (1.3%); Scheda bianca (2.7%); E’ indeciso/non sa (18.1%);

E' chiaro da questi dati che una maggioranza bisognerebbe inventarsela. E' quindi indispensabile intervenire con una campagna elettorale che sia particolarmente incisiva e propagandistica. Da qui la nostra premonizione:
- il Governo cadrà verso la metà di marzo 2011 per mano della Lega Nord che farà mancare i voti a Berlusconi non appena egli avrà guadagnato dalla sua campagna elettorale quel 35% che servirà per poter governare in una coalizione che vedrà sempre la Lega come alleato. La campagna elettorale dei prossimi due mesi sarà una battaglia durissima, atta a demonizzare l'ex alleato Fini tramite nuovi scoop e con la trita e ritrita storiella sui comunisti.
Dal canto suo la Lega si presenterà ai propri elettori chiedendo i voti per il federalismo che per colpa di Fini non hanno potuto attuare, avendo quindi necessità di arrivare all'altro 15% necessario ad avere la maggioranza in Parlamento. E' chiaro che questo necessita anche del parere favorevole della Consulta sul legittimo impedimento, che allo stato attuale ci sembra scontato!

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