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giovedì 20 gennaio 2011

A ciascuno ciò che si merita!

In questi giorni sta andando in onda lo spettacolo dal titolo "Vergogna? No, divertimento". Della serie, il Presidente non si preoccupa minimamente dello scandalo che gli è piombato addosso.
E fa bene, diremmo noi! Di che preoccuparsi? L'Italiano per sua natura è temprato ad ogni forma di scandalo, perchè lo scandalo fa parte del DNA dell'Italiano. Proviamo ad analizzare come nell'immaginario collletivo degli Italiani vi siano i sogni erotici del Bunga Bunga,  l'arte di arrangiarsi con faccende di malaffare, o il tentare in ogni circostanza di farla franca, o i tentativi di evadere le tasse, o la voglia di trasgredire alle leggi, o la necessità di spiare nella finestra del vicino, o il malcostume di non pagare un fornitore, o il denigrare l'avversario.
Gli esempi potrebbero moltiplicarsi esponenzialmente, ma ciò che ci lascia perplessi è che tutti calzano bene sul "modus italiandi".
Se dovessimmo immaginare uno scandalo delle dimensioni attuali verso il Presidente del Consiglio di Francia, Spagna, Germania, o altri Stati, probabilmente ci sarebbero sommosse popolari per chiederne le dimissioni.
In Italia tutto scivola. Tutto ci è indifferente. Perchè il nostro genere vivendi si inquadra benissimo in quello che si può definire "sbarcaare il lunario".
Nei bar, locali pubblici, sale d'aspetto, stazioni, sui mezzi pubblici, ovunque, la gente non parla d'altro. E ne parla in modo superficiale, andando più sull'aspetto gossipparo della questione piuttosto che sulla sostanza.
Prendendo un caffè questa mattina un anziano signore commentava l'attualità  quasi fosse invidioso di non essere stato presente ai festini di Berlusconi.
Questo stile di vita è frutto della nostra mentalità che è andata via via peggiorando col venire meno di una scuola con la "S" maiuscola, che poteva garantire un'adeguata conoscenza ed elasticità mentale.
Oggi, si preferisce avere cittadini poco consapevoli del loro potere, perchè in questo modo più facilmente assoggettabile a logiche di mercato e consumo.
Uno Stato nuovo necessità di riforme profonde nel modo di concepire la scuola, le istituzioni, la giustizia. Ma soprattutto necessita dell'eliminazione della politica odierna, perchè incapace di far crescere e sviluppare questa Italia e troppo legata agli interessi personali.
Fino ad allora continueremo ad avere governanti che ci meritiamo!

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